Dalia Edizioni Libri e Pubblicazioni di qualità

venerdì 26 maggio 2017

La lettura come piacere irrinunciabile: Dalia a #SalTo30



Entrare da espositori al Salone Internazionale del Libro di Torino il giorno prima che tutto abbia inizio.
Un’idea da appendere alle pareti, da esporre sul banco, da raccontare. Non un’idea qualunque; un’idea che è un obiettivo, un sogno, una meta verso cui tendere: rendere la lettura un piacere irrinunciabile.


Così, mentre squadre di operai stendono moquette fucsia sotto i nostri piedi, i nostri piedi salgono su una scala per sostituire allo spazio neutro del nostro box 2x4, quello aperto di prati verdi e cieli azzurri dove la vita palpita come tra le pagine di un romanzo, dove tutto quello che respira prende forma da un libro… perché “è tra le parole su qualche fragile foglio” che batte il nostro cuore.


E mentre saliamo sul palco più prestigioso dell’editoria italiana ancora in preparazione, la vertigine ci fa confondere, quasi dubitare…
Poi 1, 2, 3, 4, 5 srotoliamo i pannelli pieni di luce del nostro allestimento e già tira un’aria nuova (grazie Valentino Maltese!); 1, 2, 3… fino a 24: i nostri libri prendono posto sul banco e sugli scaffali ed è come se fossero con noi gli autori e i preziosissimi collaboratori di Dalia. 


In otto metri quadrati c’è il lavoro degli ultimi tre anni e mezzo e i sogni degli ultimi  dieci, c’è tutto l’entusiasmo del presente e l’ambizioso, fiducioso slancio verso il futuro.
Lo stand è impeccabile: ci rappresenta perfettamente.


Quando finalmente si aprono le porte del 30° Salone Internazionale del Libro di Torino, possiamo tirare un sospiro di sollievo: il nostro lavoro è stato buono. Per cinque giorni l’attenzione del pubblico, di colleghi, amici, addetti ai lavori, i sorrisi e i tantissimi scatti alle nostre fantasiose creazioni ma soprattutto l’apprezzamento riservato ai libri, alle collane, ai multiformi progetti in continua evoluzione firmati Dalia edizioni accendono il nostro orgoglio e ci riempiono di nuovi entusiasmi.


Tra gli altri, la collana “Gli autorevoli”, splendidamente curata da Sara Trappetti e nostro piccolo orgoglio, fa bella mostra di sé con i suoi tre numeri (2 dei quali freschissimi di stampa!) che raccolgono l’interesse e i commenti positivi dei lettori più diversi. Grazie per questo anche a Francesca Secci, Sofia Gadici e Federica Gorgone, Eva Liberti e, naturalmente, alla prof.ssa Flavia Baldassarri dell’Università degli Studi di Perugia.

Nella conta del tanto di prezioso che un’esperienza come questa ti regala, ci sono i nuovi incontri che negli anni ci hanno permesso di crescere, capire, migliorare. Durante il Salone abbiamo trovato nuovi amici come Giovani Genitori, Top Service Tourist Services, Educazione Facile. Un saluto particolare a Eugenia e Filippo!


Già in preparazione del futuro, dedichiamo tutto il nostro amore letterario alle persone che ci hanno accompagnato fino a qui e che speriamo cammineranno ancora con noi.

A chi, a vario titolo, collabora con Dalia, mettendo a disposizione capacità ed entusiasmo:
Samantha Falciatori, Sara Trappetti, Alessandro Labianca, Ilaria Alleva, Claudia Alunni, Sebastiano Vida, Marco Tesoriero, Francesco Rizzo, Francesco Sarti, Fabio Castellani… we read you!

Ai nostri autori e illustratori:
Annalisa Basili, Antonietta Usardi, Eleonora Pellegrini, Paola Roela, Silvia Crisostomi, Alessandro Chiometti, Andrea Camic, Arnaldo Casali, Camillo Pennati, Daniel F. Pisanu, Francesco Santaniello, Germano Rubbi, Guerrino Giansanti, Marco Palladino, Pompeo De Angelis, Riccardo Cecchelin, Sergio Coppi, Tommy Piumani, Vincenzo Policreti…
Un grazie particolare a Valentino Maltese che, oltre ad essere l'illustratore della guida fantastica su Roma, ha tradotto in immagini le nostre idee per il Salone (logo  #ireadyou e scenografia)...

we read you!

Per il contributo in creatività e professionalità:
Arti Grafiche Celori, Alessandro Capati… we read you!

Grazie allo stand della Regione Umbria che, già prima dell'avventura di quest'anno, ci aveva permesso di portare i nostri libri a Torino per questo importante appuntamento... we read you!

Grazie alla FUIS - Federazione Unitaria Italiana Scrittori per la bella intervista!

 Special guests - i più fotografati allo stand Dalia per #SalTo30

E naturalmente GRAZIE al Salone Internazionale del libro di Torino, al Sindaco Chiara Appendino e al Presidente Massimo Bray che ci hanno fatto l'onore di una visita al nostro stand.


I READ YOU a tutti i nostri lettori!

 #SalTo30 #ireadyou
Ci vediamo per il n. 31!

domenica 14 maggio 2017

Conversazione (im)possibile per una spinta al pensiero critico: “Gli AUTOREVOLI”



La collana “Gli autorevoli”, a cura di Sara Trappetti, dà corpo a un progetto ambizioso: quello di stimolare il pensiero critico su temi d’attualità attraverso il dialogo tra le giovani generazioni e figure di spicco della cultura di cento anni fa e oltre. 

 
 La collana si compone infatti di pubblicazioni periodiche incentrate su articoli di giornale, discorsi, contributi di genere diverso di autorevoli intellettuali di fine ‘800, primi del ‘900, scelti da giovani redattori, per aprire una discussione su eventi culturalmente significativi di cui nella nostra attualità vi sia la ricorrenza, l’anniversario o, comunque, per i quali si crei una situazione di dibattito e interesse.

I primi 3 numeri:

 
Victor Hugo, “Discorso per Garibaldi”, con un commento di Sofia Gadici
“Garibaldi. Chi è Garibaldi? Un uomo, niente di più. Ma un uomo nell’accezione più alta della parola; un uomo di libertà, un uomo di umanità. Vir, direbbe il suo compatriota Virgilio” (Victor Hugo, giugno 1860)
Nel 1860 la spedizione dei Mille stava sbalordendo l’intera Europa e il 18 giugno dello stesso anno, nell’isola inglese di Jersey, Victor Hugo, in esilio, tenne un memorabile discorso in onore di Garibaldi. Fratellanza, libertà, rivoluzione, giustizia e progresso sono le parole chiave di questo ispirato ritratto dell’eroe dei due mondi e suggeriscono una riflessione sugli esiti delle battaglie ispirate a quei valori nella costruzione delle società contemporanee. 



John B. Kennedy, “Intervista a Nikola Tesla”, con un commento di Federica Gorgone
Lo sguardo sul futuro di Nikola Tesla: le distanze annullate grazie a un oggetto che entrerà “nel taschino del panciotto” e la donna al vertice di una nuova società.
Nel 1926 Nikola Tesla rilasciò un’intervista per il magazine “Collier’s”. Lo scienziato raccontò al cronista John B. Kennedy la sua visione del futuro con parole che oggi suonano profetiche. Una comunicazione in grado di annullare le distanze per mezzo di oggetti che ognuno potrà portare “nel taschino del panciotto” e una rivoluzione sessuale che porrà la donna al vertice della società sono i due poli del suo affascinante ragionamento.



Adriano Tilgher, “Alberto Eistein”, con un commento di Eva Liberti
Che reazione scatenò cento anni fa, nel 1916, la pubblicazione della Teoria della Relatività di Albert Einstein? Come fu commentata dagli intellettuali dell’epoca?
Gli autorevoli pareri di Adriano Tilgher e Irving R. Bacon, rispettivamente in Italia e negli Stati Uniti d’America, riscoperti attraverso una minuziosa ricerca d’archivio, aprono una finestra su questo momento fondamentale della nostra storia, restituendo l’impatto dirompente di una teoria rivoluzionaria.

per la collana "Gli autorevoli", ringraziamo 
per la preziosa collaborazione la prof.ssa Flavia Baldassarri (Dipartimento di Scienze Politiche, Corso di laurea in Scienze della Comunicazione - Università degli Studi di Perugia)

www.daliaedizioni.it



sabato 13 maggio 2017

Quella cosa che cerchiamo...



Quella cosa che cerchiamo, oggi, nel nostro mestiere di editori ha a che fare con la bellezza. 

 
Abbiamo iniziato a cercarla tanto tempo fa che ancora eravamo a scuola e all’inizio ci sembrava avesse a che fare con l’amore, con la libertà o forse semplicemente con un pomeriggio di primavera.
Rincorrevamo una traccia, un indizio, qualcosa che sentivamo quasi nostro e che però non riuscivamo mai ad afferrare.


Crescendo, ci siamo pensati in un centinaio di vite e mestieri diversi e improvvisati in un mucchio di modi ma sempre con un’insoddisfazione latente, con un’urgenza che ci spingeva a cercare, cercare… fino a che, oggi, siamo diventati editori.


E quella cosa che ha a che fare con la bellezza, quella cosa a cui comunque non siamo riusciti e per fortuna non riusciremo mai a dare un nome è venuta a camminare accanto a noi, anzi, forse sarebbe meglio dire, un passo dietro di noi. Ci accompagna adesso nel nostro lavoro, la sentiamo, ci giuda ma guai a voltarci e a guardarla negli occhi perché ormai lo sappiamo, si dissolverebbe come Euridice.


Le rendiamo omaggio però in questo momento così importante, con il Salone del Libro di Torino dietro l’angolo e Dalia per la prima volta presente con un suo stand, con la nostra dichiarazione d’amore a quegli autori che, per primi, ci hanno regalato quell’intuizione che non ci avrebbe più abbandonato…


solo per iniziare, il nostro #ireadyou
Maurice Merleau-Ponty, Italo Calvino, Hermann Hesse, Elsa Morante, Alberto Moravia
...
www.daliaedizioni.it


giovedì 11 maggio 2017

"Ti leggo" is a declaration of love



“Ti leggo” è una dichiarazione d’amore (“I read you” is a declaration of love) 
Ma leggere è un dovere? No, è un piacere!



Dalia immagina un futuro in cui la lettura sia un piacere irrinunciabile e allora già da oggi, a pochi giorni da questo appuntamento così importante che è il Salone Internazionale del Libro di Torino #SalTo, prova giocosamente a ridisegnare l’orizzonte dentro cui si muovono concetti e idee associate ai libri e alla lettura. Se per esempio abbandonassimo l’imperativo “leggi!”, con tanto di affannante esclamazione per affidarci a un presente rilassato, denso di possibilità? Inventiamo così una nuova formula, qualcosa che sembra una dichiarazione d’amore: “Ti leggo”, “I read you”.



Ecco, potremmo immaginare che i lettori lo dicano così: “I read you” al libro che stanno scegliendo e con cui affronteranno un viaggio e a quello che leggeranno per l’ennesima volta perché ha ancora e sempre di nuovo qualcosa da dire; “I read you” all’autore di cui hanno letto già tutto ma dal quale aspettano con trepidazione l’ultima fatica; “I read you” anche all’editore di cui apprezzano idee, progetti e al libraio che fa con serietà e passione il suo lavoro; “I read you” al Salone Internazionale del Libro di Torino, a questo palcoscenico che mette al centro il libro con tutta la sua incommensurabile bellezza.



“I read you” dice un lettore all’altro lettore perché attraverso lo sguardo, i gesti, le espressioni sa leggere e far diventare suo il mondo dell’altro.

Buon 30° Salone Internazionale del Libro di Torino. Oltre i confini, sempre.

www.daliaedizioni.it
#SalTo30 #Ireadyou