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lunedì 7 maggio 2018

Patrizia Fortunati, Roberta Procacci: intervista doppia!

 



Chi è Patrizia?
Chi è Patrizia? Mi hai chiesto risposte brevi, ma io sono una chiacchierona: non sono in grado di rispondere con meno di 588.904 caratteri. Quindi passo.
Chi è Roberta?
Roberta è un’illustratrice che ama entusiasmarsi per ogni profumo, colore e suono che la circonda e che ama trasferire nei suoi disegni. È uninnamorata della vita, ogni giorno.
 
Chi è Benni?
Patrizia: Chi è Benni? Una discola!, direbbe De Profundis. Lei aggiungerebbe “adorabile!
Roberta: Benni è un incontro inatteso, che ha portato tanta gioia e tanto sole alle mie matite!

Un aggettivo per Celestina?
Patrizia: Gialla! No, scherzo: celeste.
Roberta: magica.

Racconta la storia in massimo 20 parole senza svelare il finale!
Patrizia: C'è un'emergenza e ognuno fa quel che può: chi telefona, chi frigge, chi beve. Benni porta la nave.
Roberta: “Benni, Celestina e tre piani in ascensore”  è una sit-com da leggere, dove un coro di divertentissimi personaggi fa da quadro alle avventure di una bambina e della sua pappagallina alle prese con un nobile quanto difficile salvataggio...

Patrizia, come è nato il personaggio di Benni?
Vedendolo, crescendolo, scrivendolo.
Roberta, quali le caratteristiche di Benni che ti hanno ispirato per l’illustrazione?
Benni è una ragazzina frizzante, intelligentissima, svelta e sveglia, ma soprattutto dotata e capace di una sensibilità fuori dal comune che la rende “speciale” e unoutsider per la sua età. L’ho immaginata minuta, esile e delicata perché il suo aspetto fisico fungesse da contrappunto al suo carattere forte, determinato, arguto.

La cosa più divertente che fanno insieme Benni e Celestina
Patrizia: Mischiare la posta dei condomini...
Roberta: Di Benni e Celestina insieme, adoro la scena in ascensore col capo condomino, scioccate entrambe dai mocassini che l’uomo indossa sempre con la tuta da ginnastica! Letteralmente un “pugno nell’occhio” al buon gusto!

Gli amici di Benni in questa storia…
Patrizia: Gli amici di Benni in questa storia… Li vorrei anche io come vicini di casa :-)
Roberta: gli amici di Benni? Non voglio parlarvene, perché è così bello il ritratto che ne fa l’autrice, che lascio alle sue divertenti descrizioni il potere di divertirvi ed intrattenervi in questa esilarante Comédie humaine vista attraverso gli occhi di una bambina davvero speciale.

 

 Il personaggio più divertente?

Patrizia: Il personaggio più divertente? La Tornado! Ma pure quel poveretto del capo condomino.
Roberta: Il personaggio più divertente della storia è la Signora Tornado: impetuosa di nome e di fatto (ops, di fisico!)… impetuosa, ma profondamente buona, solare e... gioconda!

E quello più antipatico?
Patrizia: Merlotto.
Roberta: Il personaggio più antipatico, ma solo per poco, il figlio del De Profundis... un uomo apparentemente anaffettivo che però scoprirà ben presto quanti miracoli possa fare il sentimento dell’Amicizia e si ravvedrà su molte, molte cose

Questa storia è originale perché…
Patrizia: … perché la vita quotidiana, coi suoi piccoli e grandi problemi, è vista con gli occhi di una ragazzina; perché quella ragazzina ha come migliori amici una cocorita e una combriccola di ultraottantenni; perché nessuno l'aveva pensata e raccontata come ho fatto io, modestamente. E come l'ha disegnata Roberta.
Roberta:   perché accanto alla protagonista bambina troviamo degli splendidi ed esilaranti comprimari non più giovani, ma altrettanto vivaci e pieni di vita, pronti alle imprese più ardue in nome di una parola magica che è AMICIZIA.

Questa storia sarà indimenticabile perché…
Patrizia: … perché, dopo averla letta, vi verrà da sorridere ogni volta che mangerete una verdura fritta sorseggiando limoncello!
Roberta: questa storia vi farà sorridere, commuovere e riflettere. La solitudine è una brutta bestia che si addomestica e si accarezza con l’Amore, l’interesse, la cura e l’entusiasmo. Nessuno dovrebbe rimanere solo, ognuno dovrebbe avere uno sguardo attento puntato sulla propria solitudine, affinché sia sempre una risorsa è mai una condanna. Grazie, Patrizia, per aver portato la solitudine dei più “grandi” dentro l’edulcorato mondo dei bambini con una grazia e una potenza mai lette prima d’ora!



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