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lunedì 7 settembre 2020

"Tante piccole cose": una vita senza qualità e senza coraggio

 


“Io non mi voglio giustificare, non sono nella posizione di farlo, 
ma credo che ciò che ho fatto sia la somma di tante piccole cose.”

Tante piccole cose è la storia di una strage famigliare.
Daniele Masala, uomo incolore,  servile, poco più di un’ombra
nei ricordi dei vecchi compagni di scuola e dei vicini,
massacra i suoceri e la moglie in un giorno di sole.



Una vita senza qualità e senza coraggio, trascinata nel solco delle scelte compiute da altri, un passato di sopraffazione e umiliazione, la solitudine aspra come la sua terra, una Sardegna assai poco mitica, e la svolta in un'esplosione di inconcepibile violenza. Daniele Masala, l’uomo incolore, silenzioso, servile, quasi invisibile, un’ombra nei ricordi dei vecchi compagni di scuola e dei vicini, ha sterminato la famiglia in un giorno di sole: ha ucciso prima i suoceri, poi la moglie e si è seduto sotto al portico a fumare una sigaretta.
Chi ha conosciuto vittime e assassino offre il suo punto di vista in un’alternanza di soggettive. Dalla prigione Daniele Masala racconta senza pudore quello che gli altri non possono sapere, dando in pasto sé stesso ai suoi censori. Carnefici del carnefice dietro agli schermi dei nostri device.


Stefano Etzi è nato a Cagliari nel 1982 e adesso abita nella campagna emiliana. Figlio di una bibliotecaria e di un tipografo, aveva i libri nel suo destino. Appassionato lettore fin dalla più tenera età, si ispira ai lavori di Irvine Welsh, Sergio Atzeni, Giorgio Scerbanenco e Joe R. Lansdale. Non capisce le poesie, ma gli piacciono quelle dei crepuscolari, soprattutto A Cesena di Marino Moretti. Adora le periferie disastrate, i poveri, le macchine con il cofano di un altro colore, la gente triste, le bottiglie di Ichnusa abbandonate nelle cunette, la gente che litiga e quella che gioca con i Gratta e Vinci, però solo nei romanzi. Dopo essere stato segnalato dal comitato dei lettori della XXX edizione del Premio Calvino con il romanzo La banda dello Zingaro, è arrivato in finale nella XXXII edizione con Tante piccole cose.




Prezzo: 15€

Genere: Narrativa - Romanzo

Collana: DALIA NARRATIVA
ISBN: 978-88-99207-43-4

Formato di stampa: 13,5x21cm

Pagine.: 264

di: Stefano Etzi


Disponibile in prevendita (copie in arrivo dal 15 settembre 2020)

FINALISTA PREMIO ITALO CALVINO 2019

“Hermannus Contractus”: cambiare il proprio destino e poi cambiare il mondo

 


Hermannus di Reichenau, miraculum saeculi,
“meraviglia del mondo”

Esiste qualcosa che non possiamo superare con la cultura
e la forza di volontà?

Hermannus Contractus – lo smeraldo nella pietra racconta l’incredibile storia di Hermannus di Reichenau, detto lo Storpio, monaco vissuto nel secolo XI. Rifiutato dalla famiglia a causa della sua terribile deformità, divenne l’orgoglio del monastero di Reichenau e la sua fama crebbe fino a diventare leggendaria.

Hermannus (1013 - 1054), figlio del conte Wolferad di Altshausen e di sua moglie Hiltrud, sarebbe dovuto morire alla nascita, non avrebbe dovuto resistere alla prima febbre, era deforme e creduto da tutti un idiota. Il corpo era la sua prigione, le parole seguivano tempi diversi nella mente e sulle labbra. Ancora bambino, per allontanare la vergogna, fu portato via dalla casa paterna e dall’affetto di sua madre per essere rinchiuso nel monastero di Reichenau. La difficoltà del quotidiano, dal tenere in mano una forchetta, al parlare, allo stare seduto, sarebbe stata per chiunque insostenibile, ma la tenacia spinse Ermanno a sfidare i propri limiti. Iniziò così ad emergere il talento intrappolato nel corpo rigido e deforme come ‘smeraldo nella pietra’, un talento che avrebbe suscitato la meraviglia di papi e imperatori.

In questo romanzo ‘eroico’, è Hermannus di Reichenau in prima persona a raccontarci la straordinaria avventura della sua vita.

Dopo Shotaro. Il bambino che voleva diventare samurai, Maria Giulia Cotini torna a regalarci un’esperienza straordinaria, spalancando le porte di una sensibilità nuova e dilatando la nostra possibilità di esperienza.


HERMANNUS CONTRACTUS
Lo smeraldo nella pietra

Prezzo: 13€

Genere: Narrativa - storico
Collana: DALIA NARRATIVA

ISBN: 978-88-99207-45-8
Formato di stampa: 13,5x21cm
Pagine: 144
di: Maria Giulia Cotini

MENZIONE AL PREMIO InediTO - COLLINE DI TORINO 2019
Disponibile in prevendita (copie in arrivo dal 15 settembre 2020)


Chi era Hermannus di Reichenau? 👈

Hermannus di Reichenau fu un monaco vissuto nel secolo XI. Non ci fu ambito del sapere umano che non venne toccato da Ermanno, detto anche il Contratto, che, nella sua breve vita, conquistò la fama di ‘meraviglia del mondo’. Sono numerosissimi i saggi che gli vengono attribuiti, tra cui due importati studi sugli astrolabi, il De mensura astrolabii e il De utilitatibus astrolabii, per i quali si rifece agli scritti del persiano Masha’allah ibn Athari, uno dei maggiori astronomi dell’VIII secolo (cui è stato dedicato un cratere sulla Luna).

Notevole il suo contributo per quanto riguarda la scrittura musicale, infatti in Opuscula musica propose un sistema di notazione empirico basato sull’indicazione degli intervalli melodici mediante le loro iniziali. Fondamentali furono i suoi lavori in ambito storico. Ermanno raccontò le gesta di Corrado II il Salico e di Enrico III il Nero e scrisse la Cronaca della Svevia; fu inoltre autore del Chronicon, una storia del mondo dalla nascita di Cristo fino al 1054, anno della sua morte. Fu un grande studioso di liturgia e compositore di preghiere e splendidi inni che sono arrivati fino a noi, tra cui il Salve Regina e l’Alma Redemptoris Mater.

La bellezza dei suoi versi è ancora oggi fonte di ispirazione per produzioni artistiche contemporanee. Tre delle cinque sinfonie scritte dalla celebre compositrice russa Galina Ustvolskaya sono basate sul lavoro di Ermanno.