Dalia Edizioni Libri e Pubblicazioni di qualità

domenica 23 settembre 2018

Ci vuole coraggio per essere #LiberisullaCarta


 
 14, 15, 16 settembre 2018: sono stati tre giorni importanti per noi, tre giorni trascorsi a Rieti per la prima edizione reatina del Festival che ci ha tenuto a battesimo quasi cinque anni fa in quel di Farfa. Cambia la sede ma resta l’anima indipendente, vivace, libera e coraggiosa della manifestazione.


E il coraggio, cuore del payoff di quest’anno con l’hashtag #civuolecoraggio, rappresenta la stella polare per chi si imbarca nei mari agitati dell’editoria indipendente.


Guai a cedere alle lusinghe del mercato perché il mercato non è per noi. Guai a scodinzolare dietro l’interesse del momento perché ci sarà sempre chi arriva prima e fa la voce grossa. Guai a star troppo dietro ai consigli degli esperti che a parole sono tutti bravi.
E allora? 

E allora resta il più difficile che però è anche il meglio. Restano le scelte controcorrente, quelle con le quali è facile sbagliarsi, quelle che sono le tue e di nessun altro, resta lo spazio della creatività e dei progetti innovativi, visionari, resta l’esercizio dell’intelligenza e dell’immaginazione, resta la scoperta, a volte l’invezione del nuovo: resta essere liberi, sulla carta e non solo, liberi e coraggiosi.
Ogni anno, essere a Liberi sulla Carta ci ricorda questo. Le proposte degli altri editori, le letture, gli ospiti, l’entusiasmo e l’intelligenza di chi fa cultura con passione, allegria, gioia della condivisione e mai con spocchia e presunzione rappresentano, tra le innumerevoli difficoltà di questo lavoro, una boccata d’ossigeno, un’iniezione di entusiasmo. 

Come sempre, già non vediamo l’ora che arrivi la prossima edizione. Grazie #LiberisullaCarta
 

martedì 26 giugno 2018

Caro politico, se non leggi, non puoi governare…



Non esiste buona politica senza etica e non può esistere etica senza immaginazione e, dunque, senza buone letture.
È quanto risulta in modo luminoso dalla conversazione con Dacia Maraini di qualche giorno fa, in occasione della presentazione a Perugia del suo ultimo libro “Tre donne. Una storia d’amore e disamore”. A un certo punto, chiacchierando con lei, cito un passaggio di una sua intervista che mi è restata in testa. Ricordo che alla domanda dell’intervistatore di turno su come riconoscere un buon libro, la scrittrice abbia risposto che un buon libro è quello che ci fa uscire da noi stessi, che ci fa vedere il mondo con occhi diversi, che ci fa immedesimare nella sensibilità altrui, rendendo il nostro orizzonte più ampio.
Bello. Sì, bello ma non basta.
L’autrice de “La lunga vita di Marianna Ucria” mi spiega poi che un buon libro aiuta a far crescere la nostra immaginazione ed è grazie ad essa che noi possiamo cambiare punto di vista, immedesimarci negli altri, capirne i problemi, le risorse, le possibilità e anche riuscire a vedere un futuro verso il quale dirigerci. Ma la comprensione del presente, del mondo in cui viviamo e degli altri coniugata alla visione di un futuro verso il quale tendere hanno bisogno anche della memoria, perché l’esperienza di chi ci ha preceduti è fondamentale nel cammino che stiamo compiendo. E tra i migliori custodi della memoria ci sono, ancora una volta, i buoni libri.
Immaginazione e memoria. Ricordando e immaginando possiamo uscire da noi stessi per comprendere gli altri, possiamo disegnare un mondo migliore verso cui tendere, possiamo proiettaci nel futuro con una visione etica, che per definizione vuole dire: rivolta al bene, un bene comune.
Immaginazione, memoria - etica, buona politica: un orizzonte di senso meravigliosamente possibile, sì, ma solo grazie alle buone letture.
E, grazie, Dacia Maraini.

mercoledì 20 giugno 2018

Dalia edizioni intervista Dacia Maraini


Tre donne.
una storia d’amore e disamore

di Dacia Maraini 


Tre donne vivono sotto lo stesso tetto: Gesuina è una nonna che cerca l’amore a sessant’anni, sua figlia Maria, a quaranta, crede di averlo trovato, Lori, nipote e figlia, l’amore pensa a farlo.
Gesuina è una “ladra di baci”, coglie l’attimo, vive intensamente, affascina con il suo entusiasmo uomini più giovani di lei, Maria vive immersa in un modo letterario che è anche il suo universo lavorativo e Lori sfida entrambe con il suo atteggiamento sfrontato. 
 
Tutte e tre tengono una specie di diario, chi registra la propria voce, chi scrive su un quaderno, chi affida alle lettere i propri pensieri. Le confidenze non sono condivise tra le abitanti della casa ma attraverso di esse noi lettori siamo calati nell’intimità delle protagoniste dove i rapporti di “amore e disamore” sono messi prepotentemente in luce. Così noi capiamo più di quanto loro stesse riescano a sapere e osserviamo il loro complesso rapporto da tre distinte angolazioni, guardando la stessa situazione da occhi diversi.
Il faticoso equilibrio che regola la vita di queste tre donne sarà improvvisamente messo in discussione dall’intromissione di un uomo pieno di fascino nella casa.  Si tratta del fidanzato francese di Maria, con il quale la donna intrattiene una fitta corrispondenza. Al suo apparire, anche i legami più profondi sembreranno spezzarsi, inesorabilmente travolti da un dramma forse irrisolvibile (che riporta agli strazi della tragedia greca), ma poi… poi le donne sapranno trovare strade inaspettate per aprirsi a una nuova vita. Ancora una volta, grazie, Dacia Maraini.


Venerdì 22 giugno: Dalia edizioni intervisterà Dacia Maraini. Perugia - Palazzo dei Priori, sala della Vaccara, ore 17. Con lei parleremo di Tre donne, dell’evoluzione letteraria e reale della figura femminile e giocheremo, in un rimando tra arti diverse (come fa la stessa autrice all’interno del suo romanzo), ad ampliare i nostri orizzonti cercando luoghi di intersezione possibile tra arte e vita.

lunedì 11 giugno 2018

Aiuta un editore #1: Il libro è buono ma l’autore… no!


o dei tanti dubbi del mestiere


Dialogo possibile fra un editore e un suo potenziale autore
E. Il tuo libro è piaciuto alla nostra redazione!
S. Beh, lo immaginavo…
E.
S.
E. C’è però un bel lavoro di editing da fare.
S. Cioè?!
E. Beh, il libro è potenzialmente interessante ma ci sono dei problemi strutturali. Niente di irrisolvibile ma dovremo lavorarci.
S. Ma di che problemi stai parlando?
E. Nel corso della storia ci sono delle incongruenze. Alcuni personaggi, poi,  risultano un po’ deboli. Su questo e sul resto avremo comunque modo di discutere…
S. Sul resto?!
E. Sì.
S. Mi meraviglio di te che dici di essere un “editore”. Non hai capito che quello di cui mi parli è frutto di una ben precisa scelta? Non vedi che si tratta del mio personalissimo stile? Di un valore aggiunto?!
E. Sono errori.
S. Macché errori! È tutto voluto.
E. Anche se lo hai voluto è sbagliato.
S. Che arroganza!
E. ...
S. Dilettante!
E.

Il libro è buono ma l’autore no. Che fare? 

mercoledì 6 giugno 2018

L'ultima campanella dell'anno! E poi arriva Benni...


Suona l’ultima campanella dell’anno e Benni è finalmente libera dalla scuola! Libera come saranno tanti bambini tra pochi giorni.
L’estate è la stagione della spensieratezza, il periodo dell’anno nel quale gli impegni diminuiscono e tutti possiamo dedicare più tempo a noi stessi e alle persone che abbiamo vicino. Ma l’estate è anche la stagione delle opportunità. La routine si spezza e possiamo fare nuove esperienze e magari viaggiare con la fantasia!
E allora immaginiamo di starcene finalmente comodi comodi, in riva al mare, al fiume al lago, in montagna, oppure nella penombra della nostra cameretta e  di aprire un libro… Immaginiamo una storia che parte proprio dall’ultima campanella dell’anno scolastico, “tre, due, uno… via!”.
Immaginiamo di scoprire una nuova amica… anzi due! L’inarrestabile Benni e l’inseparabile cocorita Celestina.
Immaginiamo ora un grosso problema per Benni, Celestina e il loro vecchio amico De Profundis, un problema che ha che fare con la solitudine, quella brutta, quella triste…  ma immaginiamo pure una banda sgangherata pronta a tutto: c’è chi frigge, chi beve limoncello, chi parla dei bei tempi andati e chi viene dalla Cina…
Immaginiamo tante amicizie belle come non ce le saremmo mai aspettate! E immaginiamo 3 piani (proprio 3!) uno più pazzo e divertente dell’altro!

Una bambina, una cocorita, 4 vecchietti, una cameriera cinese alla prese con un grosso problema da risolvere… “Benni, Celestina e 3 piani in ascensore”  di Patrizia Fortunati, illustrato da Roberta Procacci.
Il nostro libro dell’estate!

Nelle librerie, negli store on line e sul nostro sito: www.daliedizioni.it