Il lettore non si
arrende alla rivoluzione digitale: la “magia” dei libri si insinua nella trama
della carta e tra i segni dell’inchiostro.
Provate a chiedere a un lettore cosa ama di un libro, della
sua fisicità… vi risponderà con sguardo perso: “Ah, l’odore della carta!”.
Ma la fisicità del libro, la sua bellezza è molto di più; è
la cura di tanti aspetti diversi: dalla scelta carta, alla rilegatura, dal
carattere all’impaginazione, dal dorsetto ai dettagli in copertina ecc. ecc. tutto concorre a rendere possibile la magia...
Il “tipografo è un’artista” afferma Paul Valery, perché al
cospetto di un lavoro ben fatto “se la carta va d’accordo con l’inchiostro, se
il carattere ha un bell’aspetto, se la composizione è accurata, il foglio ben
stampato, l’autore sente il suo linguaggio, il suo stile”. La sua voce diventa
più forte, chiara, e quello che ha scritto finisce per sorprenderlo...
Qualcuno di voi l’ha provato? La “magia” dei libri non sta
tutta nel contenuto, ma si insinua nella trama della carta e tra i segni dell’inchiostro.
La fisicità è parte integrante della magia allora? Sarà per questo che
il vero lettore non può arrendersi definitivamente alla rivoluzione digitale?
Ne parleremo, seri e
divertiti come sempre, domani, venerdì 31 marzo, dalle 16.30 alle 17.30 a Dalia
on air, su Radio Galileo. State con noi?
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per scoprire le tue frequenze o ascoltarci in streaming…
Paul Valéry, Scritti sull'arte, Tea Arte, 1996
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