Dalia Edizioni Libri e Pubblicazioni di qualità

sabato 17 dicembre 2016

Hai già scoperto il racconto più bello di Natale?



La storia di un’amicizia unica, destinata a durare per sempre.
Nel silenzio ovattato del bosco imbiancato di neve, si incontrano una lupa e il piccolo Damian. Entrambi hanno bisogno di aiuto e, guardandosi, sapranno capirsi. 
 
"La lupa cominciò subito a leccarlo e lui ricambiò. Damian pensò che l'amore tra una madre e il suo piccolo era davvero una cosa grande, per qualsiasi specie."
Due fratelli, Damian e April, vengono rapiti e portati in un bosco. Fortunosamente, riescono a scappare dall’uomo che li tiene prigionieri ma, nella fuga, April cade e rimane priva di sensi. Solo l’intervento di una lupa riuscirà a tirarli fuori dai guai e a salvarli dal loro inseguitore. 



DAMIAN E LA LUPA
Genere: Narrativa per l'infanzia (6-11)
Formato di stampa: 20x20cm
Testo di Paola Roela  - Illustrazioni di Andrea Camič




lunedì 12 dicembre 2016

All’ora dell’aperitivo? C’è un brivido letterario!




Giovedì 15 dicembre, dalle 18 alle 19.30, al Caffè Bugatti, in via Fratini 13 a Terni, Dalia edizioni e i “Lettori ad alta voce” vi aspettano per un inconsueto e divertente aperitivo letterario.
Le interpretazioni dei “Lettori ad alta voce” accompagneranno la scoperta dei due romanzi di Alessandro Chiometti che, tra noir, horror e ironia, stanno facendo conoscere la provincia umbra ben al di là dei confini regionali. 


Tra le vie e le piazze della solita città, storie nuove si dipanano e si intrecciano, le abitudini si incrinano e le certezze si ribaltano in KONKA - Prove di fuga e di resistenza, mentre una Perugia dalle tinte fosche è l’ambientazione perfetta per l’originalissimo Il Mastino di Darwin che ha meritato il recente commento del filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani, che sarà inserito nella prossima edizione del libro.

Aperitivo letterario con l’autore, Alessandro Chiometti,
giovedì 15 dicembre, dalle 18 alle 19.30, al Caffè Bugatti, via Fratini 13 a Terni.



lunedì 5 dicembre 2016

Il nostro progetto... fantastico!



Tanti anni per concludere un progetto che non finisci mai di coccolare e che non ti senti mai pronto per lasciare andare. Tanti anni di preparativi, di attenzione, di cura e di impegno nel ricercare l’ultimo dettaglio che lo renderà perfetto. Poi arriva il momento che è maturo e che ha preso forma, una forma che quasi ti commuove perché è migliore di quanto avresti mai potuto immaginare.


Quel progetto, quell’idea, quel sogno di tanti anni fa è oggi così straordinario perché non è più solo tuo, ma si è trasformato nel risultato della creatività, dell’attenzione, della passione di tante persone. Primo fra tutti Valentino Maltese, giovane illustratore ricco di straordinario talento!
Qualcuno cammina con te fin dall’inizio, qualcuno si è unito durante il tragitto e altri arriveranno.
Abbiamo camminato e stiamo camminando; cammineremo e cammineremo ancora… chissà dove arriveremo insieme?
La prima presentazione al pubblico di “Michelino per Roma a bordo della fantasia”, guida fantastica di Roma, è stata un successo. In quel gioiello che è la Libreria Teatro Tlon abbiamo viaggiato per un’ora attraverso l’arte e la storia di Roma, immaginando e inventando incredibili storie con bimbi approssimativamente dai 3 ai 60 anni. Che cosa può esserci di più bello?
Grazie ai nostri compagni di viaggio in questo progetto fantastico; il contributo di tutti voi (rigorosamente in ordine sparso) è e sarà sempre prezioso:

Valentino Maletese
Satellite libri
Romasecretstore
Claudia Alunni
Samantha Falciatori
Annalisa Basili
Arianna Donzella
Marco Tesoriero
Libreria Teatro Tlon


giovedì 1 dicembre 2016

Il gatto ti aspetta? Non mollare! Ci vediamo a Più Libri Più Liberi



Il gatto ti aspetta? Non mollare!
Ci vediamo a Più Libri Più Liberi

Gentile lettore che frequenti Più libri Più liberi e che anche quest’anno ci sarai, tra centinaia di editori, nella confusione festante della folla dei tuoi simili, incontrerai anche noi.
Cerca di non distrarti, guardaci bene! Nei libri e nei progetti che ti proporremo c’è tutto l’entusiasmo, l’ingegno, il coraggio, l’impegno, l’immaginazione di cui siamo capaci.


Lo sappiamo che sarai stanco, lo sappiamo che sarai frastornato, sappiamo che avrai finito i soldi e che a un certo non avrai più spazio nella borsa, oppure sarai nel panico per aver perso tua nonna tra la folla. Forse quando arriverai da noi starai pensando già alla cena o all'attimo in cui ti toglierai le scarpe, al gatto che aspetta a casa, oppure starai pregustando il momento in cui ti sistemerai sul divano per sfogliare i tuoi nuovi acquisti, ma aspetta, non mollare, concentrati, siamo qui, eccoci, ciao!

Dietro al nostro lavoro, c’è una scommessa: disegnare un futuro più bello. Più bello per noi se riusciremo a costruirlo intorno a questo mestiere meraviglioso, più bello per tutti se i sogni, le idee, la creatività, la cultura, la capacità di immaginare mondi nuovi e di condividerli, l’impegno, la dedizione, esperienza e capacità saranno finalmente al centro del nostro vivere di domani.
 Il gatto ti aspetta? Non mollare! Incontriamoci a Più Libri Più Liberi per condividere e far crescere le idee.

Buone avventure a tutti, ci vediamo là! A proposito… Dalia edizioni, stand C09...

www.daliaedizioni.it

domenica 27 novembre 2016

"Darwin e il suo mastino-ma-non-troppo Thomas H. Huxley", di Telmo Pievani


Il commento di Telmo Pievani a "Il mastino di Darwin" di Alessandro Chiometti


 



Il mastino di Darwin, Thomas H. Huxley, l’agguerrito inventore della parola “agnosticismo”, non era poi un così fedele mastino. Contraddisse infatti l’amico, dal carattere assai più mite del suo, su almeno tre punti essenziali della teoria evoluzionistica. Il mastino di Darwin non era affatto convinto, in primo luogo, che l’evoluzione dovesse sempre avvenire in modo estenuantemente lento e graduale. Gli sembrava un’assunzione troppo rigida, un cappio inutilmente stretto al collo della teoria, e aveva ragione. Ci sono voluti più di cento anni di ricerche per mostrare che l’evoluzione e la speciazione in effetti possono avere ritmi diversificati (a volte molto lente, altre volte più veloci) e che la caduta del gradualismo esclusivo non implica la rinuncia al neodarwinismo come spiegazione dei meccanismi di base del cambiamento evolutivo. Quindi può succedere che mutazioni dagli effetti notevoli sopravvivano in una popolazione, anche se finora non risulta che abbiano prodotto vampiri!
In secondo luogo, Huxley aveva una visione opposta a quella di Darwin in materia di evoluzione niente meno che del senso morale umano. Mentre per Darwin l’etica e le norme morali umane discendono senza soluzioni di continuità dagli istinti sociali animali e dall’evoluzione della cooperazione in gruppo, per Huxley l’etica era da intendersi come un raro e prezioso giardino vittoriano, ben curato e protetto da un muro, circondato là fuori dalla giungla selvaggia della natura amorale e da un freddo universo del tutto indifferente alle nostre sorti. Homo sapiens si è insomma ricavato un cantuccio al riparo dall’insensata evoluzione cosmica, dandosi regole di comportamento civile che mitigano gli effetti delle sue origini ferine e brutali.
Le mitigano, ma non le annullano mai. Anche per Darwin le nobili facoltà umane – concependo la solidarietà umana e inventando medicina, igiene e welfare – indeboliscono, pur senza mai azzerare, il filtro spietato della selezione naturale. Non è un bene né un male, è successo. Il risultato è che la natura umana è sempre in bilico tra il suo passato animale e il suo presente urbanizzato, tra l’universalità di tratti che ci rendono tutti parimenti umani e l’irriducibilità della diversità individuale. Una diversità talvolta radicale e inquietante. Così le nature umane plurali si confrontano con scissioni, contraddizioni e ambivalenze. La nostra lunga evoluzione sociale in piccoli gruppi tribali, per esempio, ci porta ad essere contemporaneamente propensi all’altruismo verso chi riconosciamo come appartenente al nostro “noi” e propensi all’egoismo e al conflitto verso chi percepiamo (a torto o a ragione) come “altro da noi”. Siamo evolutivamente dottor Jekyll e mister Hyde, come il protagonista di questa bella storia neogotica scritta da Alessandro Chiometti.


Certo, nello spettro della radicale diversità umana individuale, un prodigio vampiresco di velocità, forza e trasformismo come quello qui narrato non si è mai visto, né gli uomini-pipistrello sono ancora contemplati nell’immaginario fantascientifico delle biotecnologie prossime venture. Rendiamo per inciso giustizia ai poveri pipistrelli: su 1200 e più specie di chirotteri esistenti solo tre si nutrono solo di sangue, e i pipistrelli vampiro hanno sviluppato comportamenti di altruismo reciproco che non hanno nulla da invidiare alle società di mutuo soccorso umane. Sono animali strepitosi, con nervi facciali in grado di percepire minime differenze nella temperatura corporea delle loro vittime: in pratica riescono a “vedere” le vene sotto la pelle. Se poi gli umani, devastando la foresta amazzonica per estrarre petrolio e oro, spingono questi mammiferi volanti ad avvicinarsi ai villaggi indigeni, dove nottetempo mordono i bambini infettandoli con la rabbia, la colpa sta tutta nella stolta ingordigia di Homo sedicente sapiens.
Ma noi che siamo nati per credere, e non amiamo assumerci le nostre responsabilità, non esitiamo un momento ad attribuire a questi animali poteri occulti e intenzioni maligne. Nella diversità degli altri si rispecchia la nostra, spesso inconfessabile. Allo stesso modo facciamo fatica ad accettare che fino a poche decine di migliaia di anni fa sulla Terra esistevano almeno altre quattro forme umane, con due delle quali ci siamo occasionalmente ibridati. I figli di coppie miste sopravvivevano, il sangue si è mescolato e una piccola porzione del loro DNA è ora contenuta nel nostro. Addio purezza. Non risultano ibridazioni con sottospecie vampire, ma la realtà del nostro genoma plurale ci fa almeno sembrare più intuitivamente familiare la brillante invenzione narrativa di questo libro: un vampiro razionalista, scettico, e ovviamente anticlericale, assimilatore di conoscenze altrui per succhiamento, umanamente in cerca di una discendenza per ibridazione.
Ah, dimenticavo il terzo punto di disaccordo tra Darwin e il suo mastino-ma-non-troppo Thomas H. Huxley. Quest’ultimo era persuaso che in poco tempo il darwinismo avrebbe convinto tutti con la forza dell’evidenza empirica e sbaragliato una volta per tutte la teologia naturale, le teleologie, i creazionismi spacciati per scienza. Darwin era invece molto più cauto e pessimista. Calma e sangue freddo, gli ribatteva nelle lettere. Abbiamo vinto una battaglia, non la guerra. Ci vorranno generazioni prima che la teoria dell’evoluzione venga metabolizzata nel suo significato più profondo, quello della totale e affascinante contingenza della nostra vita. Ora che è passato un secolo e mezzo da quel dialogo fra i due amici naturalisti, possiamo un po’ amaramente constatare che il vecchio Charles aveva ragione. Ma guardiamo il lato positivo: la difesa di una visione laica, pluralista e razionale della natura è necessaria più che mai.

Telmo Pievani




“Il mastino di Darwin” di Alessandro Chiometti
Dalia edizioni
genere: Horror pp. 158
euro: 12,00