Il 25 marzo 2012 muore a Lisbona Antonio Tabucchi.
Il piccolo omaggio di Dalia a uno scrittore indimenticabile, sfavillante come la città che descrive.
- Sostiene Pereira di averlo conosciuto in un giorno d'estate.
Una magnifica giornata d'estate, soleggiata e ventilata, e Lisbona sfavillava.
Pare che Pereira stesse in redazione, non sapeva che fare, il direttore era in
ferie, lui si
trovava nell'imbarazzo di mettere su la pagina culturale, perché il
"Lisboa" aveva ormai una pagina culturale, e l'avevano affidata a
lui. E lui, Pereira, rifletteva sulla morte. Quel bel giorno d'estate, con la
brezza atlantica che accarezzava le cime degli alberi e il sole che splendeva,
e con una città che scintillava, letteralmente scintillava sotto la sua
finestra, e un azzurro, un azzurro mai visto, sostiene Pereira, di un nitore
che quasi feriva gli occhi, lui si
mise a pensare alla morte. Perché? Questo a Pereira è impossibile dirlo.
Era il venticinque di luglio del millenovecentotrentotto, e
Lisbona scintillava nell'azzurro di una brezza atlantica, sostiene Pereira.
(da "Sostiene Pereira", Feltrinelli, 1994)
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