La collana “Gli autorevoli”, a cura di Sara Trappetti, dà corpo a
un progetto ambizioso: quello di stimolare il pensiero critico su temi
d’attualità attraverso il dialogo tra le
giovani generazioni e figure di spicco della cultura di cento anni fa e oltre.
La collana si compone infatti di
pubblicazioni periodiche incentrate su articoli di giornale, discorsi,
contributi di genere diverso di autorevoli
intellettuali di fine ‘800, primi del ‘900, scelti da giovani redattori, per aprire una discussione su eventi
culturalmente significativi di cui nella nostra attualità vi sia la ricorrenza,
l’anniversario o, comunque, per i quali si crei una situazione di dibattito e
interesse.
I primi 3 numeri:
Victor
Hugo, “Discorso per Garibaldi”, con un commento di Sofia Gadici
“Garibaldi. Chi è Garibaldi? Un uomo, niente di
più. Ma un uomo nell’accezione più alta della parola; un uomo di libertà, un
uomo di umanità. Vir, direbbe il suo
compatriota Virgilio” (Victor Hugo, giugno 1860)
Nel 1860 la spedizione dei Mille stava
sbalordendo l’intera Europa e il 18 giugno dello stesso anno, nell’isola
inglese di Jersey, Victor Hugo, in esilio, tenne un memorabile discorso in
onore di Garibaldi. Fratellanza,
libertà, rivoluzione, giustizia e progresso sono le parole chiave di questo
ispirato ritratto dell’eroe dei due mondi e suggeriscono una riflessione sugli
esiti delle battaglie ispirate a quei valori nella costruzione delle società
contemporanee.
John B. Kennedy, “Intervista
a Nikola Tesla”, con un commento di Federica Gorgone
Lo
sguardo sul futuro di Nikola Tesla: le distanze annullate grazie a un oggetto che
entrerà “nel taschino del panciotto” e la donna al vertice di una nuova
società.
Nel
1926 Nikola Tesla rilasciò un’intervista per il magazine “Collier’s”. Lo
scienziato raccontò al cronista John B. Kennedy la sua visione del futuro con
parole che oggi suonano profetiche. Una comunicazione in grado di annullare le distanze per mezzo di oggetti
che ognuno potrà portare “nel taschino del panciotto” e una rivoluzione
sessuale che porrà la donna al vertice della società sono i due poli del suo
affascinante ragionamento.
Adriano Tilgher, “Alberto Eistein”, con un commento di Eva Liberti
Che
reazione scatenò cento anni fa, nel 1916, la pubblicazione della Teoria della
Relatività di Albert Einstein? Come fu commentata dagli intellettuali
dell’epoca?
Gli
autorevoli pareri di Adriano Tilgher e Irving R. Bacon, rispettivamente in
Italia e negli Stati Uniti d’America, riscoperti attraverso una minuziosa
ricerca d’archivio, aprono una finestra su questo momento fondamentale della
nostra storia, restituendo l’impatto
dirompente di una teoria rivoluzionaria.
per la collana "Gli autorevoli", ringraziamo
per la preziosa collaborazione la prof.ssa Flavia Baldassarri (Dipartimento di Scienze Politiche, Corso di laurea in Scienze della Comunicazione - Università degli Studi di Perugia)
www.daliaedizioni.it
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