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domenica 14 maggio 2017

Conversazione (im)possibile per una spinta al pensiero critico: “Gli AUTOREVOLI”



La collana “Gli autorevoli”, a cura di Sara Trappetti, dà corpo a un progetto ambizioso: quello di stimolare il pensiero critico su temi d’attualità attraverso il dialogo tra le giovani generazioni e figure di spicco della cultura di cento anni fa e oltre. 

 
 La collana si compone infatti di pubblicazioni periodiche incentrate su articoli di giornale, discorsi, contributi di genere diverso di autorevoli intellettuali di fine ‘800, primi del ‘900, scelti da giovani redattori, per aprire una discussione su eventi culturalmente significativi di cui nella nostra attualità vi sia la ricorrenza, l’anniversario o, comunque, per i quali si crei una situazione di dibattito e interesse.

I primi 3 numeri:

 
Victor Hugo, “Discorso per Garibaldi”, con un commento di Sofia Gadici
“Garibaldi. Chi è Garibaldi? Un uomo, niente di più. Ma un uomo nell’accezione più alta della parola; un uomo di libertà, un uomo di umanità. Vir, direbbe il suo compatriota Virgilio” (Victor Hugo, giugno 1860)
Nel 1860 la spedizione dei Mille stava sbalordendo l’intera Europa e il 18 giugno dello stesso anno, nell’isola inglese di Jersey, Victor Hugo, in esilio, tenne un memorabile discorso in onore di Garibaldi. Fratellanza, libertà, rivoluzione, giustizia e progresso sono le parole chiave di questo ispirato ritratto dell’eroe dei due mondi e suggeriscono una riflessione sugli esiti delle battaglie ispirate a quei valori nella costruzione delle società contemporanee. 



John B. Kennedy, “Intervista a Nikola Tesla”, con un commento di Federica Gorgone
Lo sguardo sul futuro di Nikola Tesla: le distanze annullate grazie a un oggetto che entrerà “nel taschino del panciotto” e la donna al vertice di una nuova società.
Nel 1926 Nikola Tesla rilasciò un’intervista per il magazine “Collier’s”. Lo scienziato raccontò al cronista John B. Kennedy la sua visione del futuro con parole che oggi suonano profetiche. Una comunicazione in grado di annullare le distanze per mezzo di oggetti che ognuno potrà portare “nel taschino del panciotto” e una rivoluzione sessuale che porrà la donna al vertice della società sono i due poli del suo affascinante ragionamento.



Adriano Tilgher, “Alberto Eistein”, con un commento di Eva Liberti
Che reazione scatenò cento anni fa, nel 1916, la pubblicazione della Teoria della Relatività di Albert Einstein? Come fu commentata dagli intellettuali dell’epoca?
Gli autorevoli pareri di Adriano Tilgher e Irving R. Bacon, rispettivamente in Italia e negli Stati Uniti d’America, riscoperti attraverso una minuziosa ricerca d’archivio, aprono una finestra su questo momento fondamentale della nostra storia, restituendo l’impatto dirompente di una teoria rivoluzionaria.

per la collana "Gli autorevoli", ringraziamo 
per la preziosa collaborazione la prof.ssa Flavia Baldassarri (Dipartimento di Scienze Politiche, Corso di laurea in Scienze della Comunicazione - Università degli Studi di Perugia)

www.daliaedizioni.it



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