Quella cosa che cerchiamo, oggi, nel nostro mestiere di
editori ha a che fare con la bellezza.
Abbiamo iniziato a cercarla tanto tempo fa che ancora eravamo a scuola e all’inizio ci sembrava avesse a che fare con l’amore, con la libertà o forse semplicemente con un pomeriggio di primavera.
Rincorrevamo una traccia, un indizio, qualcosa che sentivamo quasi nostro e che però non riuscivamo mai ad afferrare.
Crescendo, ci siamo pensati in un centinaio di vite e mestieri diversi e improvvisati in un mucchio di modi ma sempre con un’insoddisfazione latente, con un’urgenza che ci spingeva a cercare, cercare… fino a che, oggi, siamo diventati editori.
E quella cosa che ha a che fare con la bellezza, quella cosa a cui comunque non siamo riusciti e per fortuna non riusciremo mai a dare un nome è venuta a camminare accanto a noi, anzi, forse sarebbe meglio dire, un passo dietro di noi. Ci accompagna adesso nel nostro lavoro, la sentiamo, ci giuda ma guai a voltarci e a guardarla negli occhi perché ormai lo sappiamo, si dissolverebbe come Euridice.
Le rendiamo omaggio però in questo momento così importante,
con il Salone del Libro di Torino dietro l’angolo e Dalia per la prima volta
presente con un suo stand, con la nostra dichiarazione d’amore a quegli autori
che, per primi, ci hanno regalato quell’intuizione che non ci avrebbe più
abbandonato…
solo per iniziare, il nostro #ireadyou
Maurice Merleau-Ponty, Italo Calvino, Hermann Hesse, Elsa Morante, Alberto Moravia
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www.daliaedizioni.it
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